Tasse arretrate per 7 miliardi di dollari saranno pagate, personalmente di tasca propria, anche se in quote diverse, da un gruppo di manager di fondi di investimento, per chiudere una vertenza col fisco americano che dura da anni.
Se a tanto ammontano le tasse (sommate con interessi e multe) si può solo immaginare quanto possano avere guadagnato in pochi anni di speculazione.
All’origine del caso c’è il differente carico fiscale riservato ai profitti da investimento finanziario di breve termine e a quelli di lungo termine. Riferiscono Gregory Zuckerman e Richard Rubin sul Wall Street Journal che attuali e precedenti manager dell’hedge fund Renaissance Technologies LLC per risolvere una disputa. Che va avanti da tempo con l’Internal Revenue Service (agenzia delle entrate USA). Pagheranno personalmente fino a $ 7 miliardi di tasse arretrate, interessi e sanzioni. Un accordo fiscale che potrebbe essere il più grande di sempre. Secondo l’azienda, James Simons, apripista degli investimenti quantitativi – che ha fondato Renaissance ed è stato presidente fino al 1° gennaio 2021 – effettuerà un ulteriore “pagamento di liquidazione” di $ 670 milioni; rimborserà anche le tasse relative ai suoi guadagni.
Tasse dovute fra il 2005 e il 2015
La controversia riguarda le iniziative che il principale fondo, Medallion, dell’azienda ha preso tra il 2005 e il 2015 per convertire i guadagni di trading a breve termine in profitti a lungo termine. A causa delle somme ingenti coinvolte, è stato osservato con attenzione nel mondo della finanza e della politica e al contempo perché negli Stati Uniti i leader di Renaissance sono tra i maggiori finanziatori dei politici.